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Intervista di Quotidiano Sanità al Presidente del Co.Ge.A.P.S.

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Il presidente del Consorzio Gestione Anagrafica delle Professioni Sanitarie spiega a Quotidiano Sanità cosa cambia dopo il decreto Milleproroghe (che ha concesso un anno in più per completare il fabbisogno del triennio 2020-2022) e parla delle prospettive dell’aggiornamento professionale: “Pensiamo ad una formazione nel Metaverso”.

09 MAR – Iniziato da poco più di due mesi il nuovo triennio formativo ECM, la partita non si è ancora chiusa per tutti quei professionisti sanitari che non hanno completato il fabbisogno di crediti degli scorsi anni. Con il decreto Milleproroghe, infatti, è stato concesso loro un altro anno di tempo per mettersi in regola. Non un quadriennio, dunque, come previsto inizialmente, ma tre anni più uno. Ciò non toglie che anche per loro il triennio 2023-2025 sia cominciato il 1° gennaio 2023.

“Quel che è sicuro – afferma Roberto Monaco, presidente Cogeaps – è che il nuovo triennio è iniziato il primo di gennaio di questo anno. Questa è una certezza così come è una certezza che le trenta professioni sanitarie hanno tutto il 2023 per poter sanare i crediti non ottenuti nei trienni precedenti. È un dato di fatto che adesso è legge”.

Ma cosa devono fare i medici non risultati in regola non solo nello scorso triennio ma anche in quelli precedenti, anche questi prorogati, per farlo il prima possibile e accumulare poi i 150 crediti del nuovo triennio, quello appena iniziato? “Sempre nella legge – risponde il presidente Cogeaps – è scritto che chi non ha fatto i crediti nei trienni precedenti può avere crediti compensativi che verranno stabiliti dalla Commissione Nazionale ECM, che ad oggi ancora non si è insediata. Sarà però uno dei primi argomenti che verranno portati come obiettivi al tavolo di lavoro”.

C’è dunque da attendere l’insediamento della Commissione. Nel frattempo, però, quello che si sa già è che chi non risulterà in regola in questo triennio avrà delle grosse difficoltà con le assicurazioni. Le compagnie potranno infatti negare la copertura assicurativa a chi non risulterà in regola con l’obbligo. Da questo punto di vista, spiega Monaco, “questo triennio è importante. È importante per l’aspetto assicurativo perché sappiamo già che dal primo gennaio 2026 chi non ha ottemperato ai crediti formativi per almeno il 70% non può acquisire una polizza assicurativa. È fondamentale e ci sarà un continuo informare e comunicare a tutti i professionisti sanitari che la formazione è importante non solo per dare ai nostri cittadini il massimo della qualità delle nostre prestazioni ma, a questo punto, diventa anche un obbligo per l’assicurazione”.

La pandemia ha mostrato chiaramente quanto sia importante l’aggiornamento professionale, dato che abbiamo visto con i nostri occhi come il tipo di assistenza sia cambiato da un giorno all’altro. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza contiene tante risorse destinate non solo alla formazione ma anche alla telemedicina, alla digitalizzazione e alla diffusione di tutta una serie di pratiche e strumenti nuovi che i professionisti devono imparare a conoscere. Anche da questo punto di vista sarà dunque necessario aggiornarsi, allo scopo di non gettare al vento le risorse in arrivo.

“Bisogna dire che, di certo, non è soltanto per via della pandemia che un professionista della sanità deve formarsi per tutelare la salute pubblica e, allo stesso modo, non deve farlo soltanto perché c’è il PNRR. È chiaro – continua Monaco – che la pandemia ha accelerato i processi, come per esempio ha fatto con la telemedicina e un tipo di formazione completamente diversa, ovvero quella è dettata dalle FAD. E mentre prima eravamo abituati a una formazione de visu, adesso le cose sono un po’ cambiate”.

La formazione, secondo il presidente Monaco, deve però “ulteriormente cambiare”: vanno dunque messi sul tavolo, da una parte, “la formazione sul campo”, e quindi “dare valore ai professionisti”, mentre dall’altra bisogna utilizzare “anche delle metodiche diverse e innovative che possono davvero fare della formazione qualcosa di corale e, magari, pensare ad esempio anche ad una formazione utilizzando il Metaverso”.

09 marzo 2023 – Quotidiano Sanità

Obbligo formativo ECM triennio 2023-2025

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Gentili utenti,

vi ricordiamo che l’obbligo formativo ECM visualizzato nell’area riservata della banca dati Co.Ge.A.P.S. per il triennio 2023-2025, è da considerarsi provvisorio in attesa delle decisioni e delle delibere della Commissione Nazionale per la Formazione Continua, a seguito delle quali potrebbe subire variazioni.

Vi ringraziamo per l’attenzione.

Roberto Monaco nuovo Presidente Co.Ge.A.P.S.

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Il dott. Roberto Monaco, Segretario generale della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici (FNOMCeO), è il nuovo Presidente del Co.Ge.A.P.S., Consorzio Gestione Anagrafica delle Professioni Sanitarie. Il dott. Monaco è stato eletto all’unanimità, nel corso dell’Assemblea del 20 maggio 2022, dai rappresentanti di tutte le Professioni sanitarie. Monaco sostituisce Enrico De Pascale, scomparso il 5 aprile scorso.

Applicazione Delibera CNFC in materia di spostamento dei crediti

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Gentili Professionisti,

di recente la Commissione Nazionale per la Formazione Continua ha pubblicato la “Delibera in materia di assolvimento dell’obbligo formativo” del 09/12/2021. Tale Delibera, che aggiorna le regole dello spostamento dei crediti per il recupero dell’obbligo formativo dei trienni 2014-2016 e 2017-2019, non è ancora applicata sul portale del Co.Ge.A.P.S., ma è in fase di sviluppo tecnico e sarà al più presto disponibile in Area riservata.

 

UTILIZZO DELLE CREDENZIALI SPID PER ACCESSO AL CO.GE.A.P.S.

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Si invitano i gentili utenti che accedono al portale del Co.Ge.A.P.S. ad utilizzare il proprio SPID/CIE, e non utilizzare il servizio MyID, che è dedicato solamente ai servizi regionali della Regione Veneto.
I professionisti che vogliono accedere al Co.Ge.A.P.S. possono accedere utilizzando i due pulsanti in testa alla schermata, come da immagine seguente:

SPID-CIE

Vi ringraziamo per la collaborazione.