Intervista del dott. Roberto Monaco, Presidente Co.Ge.A.P.S., a Quotidiano Sanità

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Scadenza Ecm. Monaco (Cogeaps): “Partite comunicazioni per gli Ordini su chi non è in regola”

Il 31 dicembre 2025 scade il triennio ECM. Il presidente del Cogeaps Roberto Monaco avverte: “Ancora una quota di professionisti non in regola, dal 2026 senza almeno il 70% dei crediti, niente assicurazione”. Chiarimento anche sui crediti compensativi per i trienni precedenti.

29 maggio 2025

Mancano pochi mesi alla fine del triennio formativo ECM 2023-2025 e la corsa all’adempimento dei crediti formativi si fa sempre più serrata. A tracciare un primo bilancio è Roberto Monaco, presidente del Cogeaps, il consorzio che coordina il sistema ECM a livello nazionale, e segretario FNOMCeO. “Rispetto ai trienni precedenti, la consapevolezza tra i professionisti è decisamente cresciuta”, afferma. Tuttavia, non tutti sono in regola: “Rimane una quota, distribuita in tutte le professioni sanitarie, che non ha ancora completato il proprio fabbisogno formativo. Su questo bisognerà riflettere per il futuro: la formazione è un elemento fondamentale per la nostra professione”.

Comunicazioni dirette agli iscritti: la stretta degli ordini
Nel frattempo, la macchina organizzativa si attiva per informare puntualmente i professionisti. “Come Cogeaps stiamo inviando a tutte le Federazioni, che poi invieranno a tutti gli Ordini professionali, la loro situazione. Quindi ogni ordine avrà la possibilità di capire quali sono i professionisti che non hanno raggiunto il loro fabbisogno formativo e verranno inviate delle lettere specifiche dove viene richiesto di adeguarsi alla legge”.

Rischi concreti: dalle sanzioni disciplinari alla copertura assicurativa

E se qualcuno pensasse ancora che l’obbligo formativo sia solo un passaggio formale, Monaco mette in guardia: “Dal 2026 chi non ha almeno il 70% dei crediti non potrà essere coperto da un’assicurazione professionale. È la legge a stabilirlo”. Non solo quindi il “rischio di incorrere in sanzioni da parte delle commissioni disciplinari degli ordini”, si tratta di una condizione che può compromettere l’esercizio della professione. “Oggi più che mai, formarsi non è solo un dovere etico, ma anche un obbligo giuridico”.

Nessuna compensazione per il triennio in corso
Uno dei dubbi principali riguarda i crediti compensativi per i trienni passati. Monaco è chiaro: “Per questo triennio non sono previsti crediti compensativi. Il 31 dicembre 2025 rappresenta una scadenza definitiva”. Nessuna proroga, dunque, ma un impegno a semplificare in futuro il percorso di chi, per motivi vari, non riesce ad aggiornarsi nei tempi stabiliti.

Allo stesso tempo, però, qualcosa si muove: “La Commissione Nazionale ECM sta lavorando su alcune bozze. Stiamo cercando di capire come migliorare la possibilità di recupero per i professionisti”.

Formazione immersiva, simulazioni e metaverso: le nuove frontiere
Ma aggiornarsi non significa solo acquisire crediti. Il sistema formativo stesso sta evolvendo. “Stiamo facendo audizioni con società che operano nel metaverso e collaborando con società scientifiche. La formazione del futuro non potrà più basarsi solo su corsi in presenza o FAD”, spiega Monaco.

L’obiettivo è spingere su modalità più coinvolgenti, in grado di valorizzare la pratica quotidiana. “Pensiamo a una formazione sul campo, basata sulla simulazione in team. Lavorare insieme significa migliorare davvero: immaginate una sala di simulazione dove medici, infermieri e tecnici possano formarsi insieme, come se fossero in ospedale”.

Un approccio che, secondo il presidente Cogeaps, non solo migliora la qualità, ma restituisce valore concreto all’apprendimento: “Dobbiamo puntare su una formazione che sia parte integrante della vita professionale”.

Nuova delibera in materia di spostamento crediti

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In data 24/04/2024, la Commissione Nazionale per la Formazione Continua ha approvato la Delibera n. 6/2024, in materia di spostamento dei crediti. Questa delibera aggiorna la precedente (Delibera CNFC 2/2023).

La nuova delibera stabilisce che l’acquisizione dei crediti formativi relativi al triennio 2020-2022 è consentita fino al 31 dicembre 2023, per tutti i professionisti che hanno conseguito i crediti entro tale data. Lo spostamento dei crediti è consentito fino al 31 dicembre 2025”

Pertanto, tutti i crediti acquisiti nell’anno 2023, compresi quelli di eventi che si chiudono nel 2024, potranno essere spostati al triennio precedente 2020-2022.

In ultimo, la data del 30 giugno 2024 è stata modificata, consentendo ai professionisti lo spostamento dei crediti fino al 31 dicembre 2025.

Intervista del Presidente Co.Ge.A.P.S. a Quotidiano Sanità

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Scadenza triennio Ecm. Monaco (Cogeaps): “Professionisti si formino per evitare problemi con le assicurazioni”

Scadenza triennio Ecm. Monaco (Cogeaps): “Professionisti si formino per evitare problemi con le assicurazioni”

Il presidente del Consorzio gestione anagrafica delle professioni sanitarie ribadisce che la linea da seguire è quella indicata dal ministro della Salute, Orazio Schillaci. Aumenta il numero dei professionisti formati ma c’è ancora un gap da colmare prima della scadenza della proroga al triennio 2020-2022, prevista per il prossimo 31 dicembre

18 OTT – La settima Commissione nazionale per la formazione continua in medicina si è riunita per la prima volta venerdì scorso al Ministero della Salute. Tra le questioni principali da affrontare c’è quella sottolineata nei giorni scorsi dal ministro della Salute. Orazio Schillaci ha infatti ribadito il ruolo fondamentale della formazione ECM per tutti gli operatori sanitari e ha sottolineato che verranno prese tutte le iniziative necessarie per favorire i professionisti sanitari a fare corsi di formazione ECM al fine di evitare “di subire i provvedimenti previsti dalla legge” (le sanzioni amministrative, ricordiamo, arrivano fino alla sospensione, nda), anche perché “non ci saranno sicuramente altre proroghe”.

Presente alla riunione anche il presidente del Consorzio gestione anagrafica delle professioni sanitarie, Roberto Monaco, il quale ha confermato che “si lavorerà proprio in questa direzione, non solo perché lo dice il ministro ma anche perché è quanto prevedono sia la legge che l’etica professionale. Tutti i professionisti devono salvaguardare la salute dei cittadini e per farlo bisogna essere formati”. Per questo, dunque, “le indicazioni saranno seguite”.

Nel corso degli ultimi mesi, con l’avvicinarsi della scadenza della proroga di un anno al triennio 2020-2022 (che si concluderà quindi il prossimo 31 dicembre), si è osservato un significativo aumento del numero di corsi fruiti da parte degli operatori sanitari. Ciò conferma l’importanza che ha assunto al giorno d’oggi la formazione continua ma il gap da colmare è ancora molto ampio.

“Come Co.Ge.A.P.S. – ha spiegato ancora Monaco – abbiamo raccolto alcuni dati che ci dimostrano come nel triennio non ancora finito la percentuale di corsi fruiti dai professionisti sanitari è aumentata rispetto a quella dello scorso triennio, il quale, a sua volta, aveva visto numeri migliori rispetto ai trienni precedenti. Ciò vuol dire che c’è grande interesse intorno alla formazione continua e che dunque viene considerata un aspetto importante. Bisogna ora lavorare per dare a questa formazione maggiore dignità, la consapevolezza che i tempi sono cambiati e che bisogna portare a casa la riforma del sistema ECM”.

Altro punto molto importante è l’imminente approvazione dei decreti attuativi della legge 24/2017 (Legge Gelli-Bianco) che daranno piena attuazione alla norma che lega l’assolvimento dell’obbligo ECM nella misura del 70% dei crediti formativi, all’efficacia della copertura assicurativa: i professionisti che non raggiungeranno questa percentuale nel triennio 2023-25 non potranno accedere alla copertura assicurativa e quindi si troveranno scoperti dalla protezione in caso di contenzioso a loro carico.

“La legge dice che dal gennaio del 2026 tutti i professionisti potranno avere problemi a trovare un’assicurazione se non hanno fatto il 70% dei crediti formativi – conferma Monaco –. Il nostro impegno deve essere quello di cercare di aumentare il numero dei professionisti del mondo sanitario formati affinché possano adempiere a questa norma di legge”.

18 ottobre 2023 – Quotidiano Sanità

Convegno “Prospettive e sfide dell’ECM”

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Lo scorso 23 Giugno a Roma, presso l’Auditorium della Tecnica si è svolto il convegno “Prospettive e sfide dell’ECM”, organizzato dal Co.Ge.A.P.S. in collaborazione con Age.Na.S.

I lavori sono stati aperti dal Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, che ha sottolineato l’importanza della formazione “life-long” e dell’integrazione delle nuove tecnologie, dall’intelligenza artificiale alle terapie geniche. Ha inoltre annunciato la previsione di un aumento progressivo degli iscritti ai corsi di medicina e chirurgia fino al 30%, compatibilmente con i fabbisogni.

Il Ministro della Salute Schillaci ha posto l’accento sul valore della formazione per “migliorare le competenze e le abilità cliniche, tecniche e manageriali degli operatori sanitari, con l’obiettivo di assicurare efficacia, appropriatezza, sicurezza ed efficienza all’assistenza prestata dal Servizio sanitario nazionale”.

Il Presidente del Co.Ge.A.P.S., Roberto Monaco, ha evidenziato come, dopo l’ampio supporto offerto dalla FAD durante il difficile periodo della pandemia, sia ormai arrivato il momento di valorizzare la formazione sul campo, anche tramite l’utilizzo delle nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale.

Successivamente, le Federazioni delle Professioni Sanitarie si sono confrontate in una tavola rotonda dedicata a “Passato, presente e futuro dell’ECM”, che ha rappresentato l’occasione per portare in luce i bisogni, le richieste e i contribuiti di ciascuna Professione al futuro del sistema di formazione continua che coinvolte 30 Professioni Sanitarie.

Il Convegno è stato un momento importante sia per l’approfondimento sulle regole attualmente vigenti, sia per le opportunità che i singoli professionisti sanitari hanno a disposizione per colmare tramite le diverse modalità formative il proprio obbligo di formazione continua ECM.

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